History (in italian)

Il progetto finalizzato “Sistemi Informatici e Calcolo Parallelo”, coordinato da Bruno Fadini, era iniziato nel 1989 con durata quinquennale e comprendeva 7 sotto-progetti. Il sottoprogetto 5 era coordinato da Domenico Saccà ed ad esso partecipavano tutti i gruppi accademici (università e CNR) italiani che allora operavano nell’area delle basi di dati. Il sotto progetto era strutturato in 5 linee di ricerca: DATABASE++ (“Basi di Dati Orientate ad Oggetti”), LOGIDATA+ (“Combinazione di Programmazione Logica e Basi di Dati con Estensione verso i Modelli Semantici”), MULTIDATA (“Integrazione tra Basi diDati Tradizionali e Basi di Dati Multimediali: Metodi e Strumenti di Progettazione e di Interrogazione”), MULTI+ (“Basi di Dati Eterogenee in Ambienti Distribuiti”) e FIRE (“Interfacce a Basi di Dati Bibliografici”).

Ad un anno della conclusione, il sotto-progetto 5 decise di organizzare un convegno nazionale sulla basi di dati per presentare i risultati del sotto-progetto ma anche per sentire quelli di altre ricerche in corso in Italia sulle basi di dati. Il convegno prese il nome del sotto-progetto e fu tenuto presso l’Hotel Capo Suvero, in Gizzeria Lido (CZ), a pochi chilometri dall’aeroporto di Lamezia il 14 e 15 giugno 1993 con appendice il 16 giugno dedicata a 3 tutorial (tenuti da Antonio Albano, Giorgio Gottlob e Carlo Zaniolo) e alla cena sociale – quest’ultima congiuntamente con il convegno GULP (Gruppo Nazionale di Programmazione Logica) che fu tenuto nello stesso posto dal 16 al 18 giugno. Al convegno in soli due giorni furono presentati 19 lavori e furono tenute due tavole rotonde: una su “Metodi Formali per Basi di Dati” (coordinata da Paolo Atzeni e con la partecipazione dei responsabili delle unità operative di un progetto omonimo finanziato dal MIUR nell’ambito del programma di ricerca PRIN, allora chiamato MURST 40%) ed una su “Quale Evoluzione per le Basi di Dati?” (coordinato da Bruno Fadini e con la partecipazione dei responsabili di alcune delle unità operative del sotto-progetto 5 e di alcuni relatori invitati). Fu organizzata anche una partita di calcetto che fu però interrotta dopo soli 48 secondi, a causa di un scontro molto caloroso che costò una frattura a uno dei calciatori. La pratica di organizzare partite di calcetto abortì quindi subito – fu ripresa solo 10 anni dopo a Cetraro e questa volta senza incidenti fisici, a parte l’umiliazione per il gruppo di Cosenza di essere stato sconfitto sonoramente dal resto del SEBD.

Quella che sembrava una iniziativa isolata fu ripetuta l’anno successivo (il 1994) a Rimini con il contributo organizzativo del gruppo di Bologna, capitanato da Paolo Tiberio, che all’epoca allevava anche il futuro gruppo di Modena e che comprendeva gli allora giovani Sonia Bergamaschi e Claudio Sartori. Il 1995, dopo la contaminazione mondana della costa romagnola, su proposta e con l’organizzazione efficientissima di Saverio Salerno e la supervisione scientifica di Antonio Albano, il SEBD fu tenuto a Ravello in un scenario più rigoroso, adatto allo spirito wagneriano dei databasisti italiani. Il 1996 il SEBD fu organizzato per la prima volta lontano dal mare a San Miniato, da due ricercatori del CNR di Pisa, Fausto Rabitti e Gianni Mainetto, congiuntamente con un workshop internazionale mono-edizione (LID – Logics In Databases), organizzato da Dino Pedreschi e Carlo Zaniolo – non c’era il mare ma il posto era lo stesso bellissimo, mi pare un vecchio convento riadattato a scuola-albergo. Il 1997 Letizia Tanca, all’epoca in esilio a Verona, ci portò in un convento “vero” per rafforzare la purezza delle nostre vocazioni per le basi di dati: solo per la cena sociale i convegnisti scesero a valle, nella città degli amanti eterni (e sfigati più dei databasisti italiani). Nel 1998 siamo tornati al mare, a Portonovo, un posto di sogno (scogli e spiaggia) vicino ad Ancona, sotto la guida esperta e piena di attenzioni di Maurizio Panti e il coordinamento scientifico di Paolo Atzeni e Valeria De Antonellis, coadiuvati da Luca Cabibbo. Il 1999 siamo tornati sulla terra ferma a Como sotto la supervisione scientifica di Elisa Bertino e Silvana Castano e la consulenza turistica di Saccà: il lago e le montagne non ci hanno fatto rimpiangere molto il mare. E il 2000 siamo finiti nuovamente in mezzo alle montagne, all’Aquila, scortati da Paolo Atzeni, esperto scalatore, e rifocillati da Paolino Di Felice, esperto vivandiere. Il 2001 il SEBD si è fuso con l’arte a Venezia, sotto la guida raffinata degli artisti Tanca (parole) – Celentano (musica) – Tiberio (system integrator). Il 2002 siamo finiti all’Isola d’Elba ma solo per una settimana, nonostante in tanti volessero prolungare la ferma – alla fine, l’imperatore dell’isola, Giovanni Soda, spalleggiato da Paolo Ciaccia e Fausto Rabitti (signorotti toscani di importazione con longa manus sull’isola) ci ha rispedito tutti sul continente. Il 2003 siamo tornati in Calabria, a Cetraro, al mare con accesso tramite ascensore mozza-fiato: Sergio Greco, nonostante la presenza solo simbolica di Saccà nell’organico, ha organizzato tutto alla perfezione, salvo la sconfitta a calcetto. Il 2004 ancora un’isola, la Sardegna, ancora mare ed ancora una ospite ineccepibile: Nicoletta Dessì, assistita da Maristella Agosti e dal grande basso delle basi di dati (basso vocale ovviamente): Fabio Schreiber. Infine il 2005 nuovamente pausa montana a Brixen-Bressanone, con l’organizzazione impeccabili dei tre romani di Bozen-Bolzano (Diego Kalven-Calvanese, Andrea Kali-Calì ed Enrico Frankon-Franconi), uno di Pavia (Maurizio Lenzerin-Lenzerini) e la supervisione scientifica di Letizia Tanka-Tanca, che ha vinto la coppa SEBD-RIMET, essendo risultata la responsabile scientifica di 3 edizioni.